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Carlo Freccero, complotto e delirio sul Covid: "In cosa ci vogliono trasformare le élite. Anche Papa Francesco..."

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E' uno dei promotori del referendum contro il green pass, ma dice di non essere "complottista”. L'ex direttore di Rai 2 Carlo Freccero si è giustificato così: “Io leggo e cito dei documenti. Scopro che l’élite vuole imporre nuove forme di controllo sulle persone, per trasformare l’occidente nella Cina attraverso la politica sanitaria. E allora siccome io racconto questo complotto, cercando di documentarlo, ecco che automaticamente divento complottista. E’ un passaggio logico indebito". In un colloquio con Salvatore Merlo sul Foglio, il giornalista dice che in realtà il vero complottista è un altro: "E' Klaus Schwab, il presidente del World economic forum. E’ lui che dice che il Covid è un ‘grande reset’. Che è l’occasione per instaurare un nuovo ordine mondiale. E io sarei complottista? Io imparo da lui. Da questa élite che intende governarci con la tessera digitale”.

 

 

 

Ma non è tutto. Freccero fa altri due nomi, quelli di La Bella e Landi. Chi sono? "Due operatori finanziari che sanno esattamente cosa succede, ovvero la realizzazione della distopia fantascientifica. Il controllo sulle persone anche attraverso la paura”. L'ex direttore di Rai 2, poi, sembra acquisire un minimo di consapevolezza: “Certo che me ne rendo conto che può sembrare un delirio". Ma insiste: "Io sto raccogliendo prove, documenti". Secondo il giornalista, inoltre, "anche la questione del gender la vuole l’élite". E di mezzo ci sarebbe pure il papa: "Anche Bergoglio è un uomo del reset. Lui accetta questo sistema, questa contemporaneità. E’ tutto consequenziale. Tutto si tiene. E’ chiaro”. 

Poi torna sul green pass: "Finiremo schedati. Con il ricatto della paura alimentata dai media”. E finisce addirittura per autopsicanalizzarsi: "Forse sono figlio di piazza Fontana. La mia generazione è contaminata dalla scuola del sospetto. Ma io ho visto le riunioni del World economic forum a Davos, quelle del gennaio 2021, dove c’erano Macron e Von Der Leyen che parlavano del ‘grande reset’. Vengo dalla scuola del sospetto, ma qua c’è un aspetto documentale innegabile". Infine qualche nozione sui vaccini: "Tra due anni non sai che conseguenza avranno. E fanno nascere un discorso molto importante di depopolamento mondiale. Altro tema fondamentale che sto studiando".

 

 

 

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