Luca Morisi, lo sfregio della sardina Santori: "Sono a casa di Prodi e ridiamo, di cosa è colpevole"
"Luca Morisi è eticamente colpevole". Mattia Santori, leader delle Sardine e in lista con il Pd alle comunali di Bologna a sostegno del candidato sindaco Matteo Lepore, non può esimersi dall'intervenire sul caso dell'ex responsabile della comunicazione della Lega, indagato per cessione di sostanze stupefacenti a Verona. "Un momento molto doloroso della mia vita - ha confermato il diretto interessato -, rivela fragilità esistenziali irrisolte". La vicenda personale del fondatore della "Bestia" social del leader della Lega diventa subito pretesto per un attacco politico al Capitano e al Carroccio.
"'C'è Mortadella dietro le Sardine'. Il 18 novembre 2019, a quattro giorni dalla prima piazza delle sardine, il quotidiano La Verità titolò in prima pagina la sua sentenza, con la faccia di Prodi affiancata alla piazza di Bologna gremita di persone - ricorda oggi Santori -. Nel lungo articolo che documentava questo scoop non vi era nulla di provato, nulla di vero. Solo costrutti improvvisati ma verosimili. Ma ovviamente la 'notiziona' fu rilanciata da molti organi di stampa, chi con grande enfasi (tutti i giornali di destra), chi con il beneficio del dubbio (il 90% degli altri giornali). La complicità tra dubbio e falsità, insieme a un collaudato esercito social, crearono una narrazione talmente potente che mi ritrovai perfino a giustificarmi con amici e conoscenti di vecchia data".
"Fu la prima di una lunga serie di bufale - contesta Santori su Facebook - con cui fui costretto a convivere. Le bugie hanno le gambe corte, certo, ma se raccontate alle orecchie sbagliate possono avere effetti a lungo termine. E a chi importa se dietro quelle ricostruzioni c’è la vita di una persona in carne ed ossa? Figuriamoci se qualcuno dei giornalisti, dei gestori di profili social, dei politici o dei conduttori tv che contribuirono a questa falsità si azzardò a fare dietrofront, o a chiedere semplicemente 'scusa'. E chissà, forse sarà un caso che nel giorno del primo incontro tra me e il Professore, l’ideatore e creatore della 'bestia', Luca Morisi, finisca nel registro degli indagati per cessione e detenzione di stupefacenti".
Il collegamento sembra piuttosto pretestuoso, ma Santori procede spedito nella sua arringa: "Di sicuro non sta a me giudicare se sia colpevole o no. Sicuramente è eticamente colpevole, lui come tanti altri, di aver tentato di rovinare la vita a un sacco di gente. Per fortuna nel mio caso non c’è riuscito e oggi a casa Prodi si ride 'della grossa'. Non di lui, ci mancherebbe. La nostra è proprio una predisposizione genetica emiliana. Oggi ho imparato che il tempo è sempre galantuomo. E che la politica è sempre meglio di come ce la raccontiamo". E al posto dei "bacionI" salviniani, ecco arrivare i #sorrisoni di Mister Pesciolino.