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CartaBianca, Massimo Cacciari e la balla spaziale: "Ascoltiamolo, è un premio Nobel". Il gelo: chi è davvero il signor "Melòn"

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Appare sempre meno lucido Massimo Cacciari nelle sue apparizioni televisive, al punto che forse sarebbe il caso di fermarsi e non esporsi in maniera tale da perdere totalmente credibilità. I suoi interventi in materia di Covid e vaccini a Cartabianca sono infatti stati criticati da tutti, fatta eccezione ovviamente della sparuta minoranza no-vax che imperversa sui social. Il filosofo è infatti incappato in una serie di fake news e di errori sconcertanti.

 

 

Il più pesante lo ha commesso sul Giappone, anche perché facilmente verificabile: secondo Cacciari il gigante asiatico ha soltanto il 20% di vaccinati eppure non ha alcun problema col Covid, mentre in realtà ha il tasso di vaccinati più alto tra i Paesi del G7 ed è per questo che al momento conta meno di 100 casi al giorno, con incidenza della malattia e della mortalità pressoché nulla. Non contento, Cacciari ha iniziato a delirare anche sulla necessità di interpellare studiosi “in alternativa alla scienza ufficiale e di regime, a quelli che ritengono di avere la verità”.

 

 

E quindi bisogna “ascoltare gli scienziati che pongono domande, problemi. Premi Nobel. Come l’ultimo, Melòn”. Il filosofo ha ripetuto più volte questo nome, ma come evidenziato da Luciano Capone del Foglio: “Cacciari ne dice tante, ma una cosa vorrei chiedergli: chi diavolo è questo premio Nobel che si chiama ‘Melòn’?”. La risposta è nessuno, non esiste alcun premio Nobel o scienziato critico sul vaccino che si chiama in questo modo.

 

 

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