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Alberto Zangrillo, l'affondo dei medici: "Spieghi che cosa intende. Sono già stati fatti troppi danni

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Il nome di Alberto Zangrillo sulla bocca di tutti, anche dei suoi colleghi. Stanno facendo discutere le ultime dichiarazioni del direttore del Dipartimento di anestesia e terapia intensiva dell'Irccs ospedale San Raffaele di Milano che, in merito alla pressione del Covid sugli ospedali, ha affermato: "Questa sera in Pronto Soccorso mi sono fermato a parlare con i ragazzi della Croce Bianca: ‘A Milano nessuna pressione, solita routine‘. Perché i media ci raccontano altro?". Un cinguettio non passato inosservato. 

 

 

A replicare, infatti, ci ha pensato la Società italiana della medicina di emergenza-urgenza Simeu. "Per alcuni - si legge sempre su Twiitter - basta il ‘sentito dire' per mistificare la realtà: in questi giorni i Pronto Soccorso italiani vivono un drammatico stress" ha spiegato Fabio De Iaco, Presidente Simeu, rimandando al mittente le accuse di disinformazione. "La disinformazione di alcuni ha già fatto troppi danni. Vorremmo almeno un po' di responsabilità. Chi vuole informazioni chieda a noi". Da qui l'appello: "Zangrillo definisca solita routine". 

 

 

Ma il primario non ha alcuna intenzione di fare marcia indietro, nemmeno quando si parla della variante Omicron. A suo dire "i numeri ci mostrano che per ora non sta accadendo", ha spiegato facendo nuovamente riferimento alla pressione negli ospedali. E ancora: "Se qualcuno sostiene il contrario si assuma la responsabilità di gridare ‘al lupo al lupo'. L'isolamento preventivo in quarantena domiciliare per i contatti asintomatici di persone positive è norma che bloccherà l'Italia e farà contenti i lavativi".

 

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