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Otto e Mezzo, delirio di Tomaso Montanari: "Chi è davvero Mario Draghi e per chi ha governato"

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A Otto e Mezzo, nella puntata di giovedì 20 gennaio, in collegamento con Lilli Gruber c'è anche Tomaso Montanari. Lo storico dell'arte, nonché rettore dell'Università per stranieri di Siena, se la prende subito con Mario Draghi. A ricordare le sue parole la conduttrice di La7: "Hai scritto che 'il nuovo presidente della Repubblica sarà eletta sulle macerie della democrazia e Draghi non sarà meno letale di Berlusconi'". Dichiarazioni che il diretto interessato non smentisce. Anzi, rincara la dose: "Draghi ha ben poco a che fare con la Costituzione, non ha neanche sciolto Forza Nuova, ha governato dalla parte dei ricchi e non correggendo ciò che sfigura questo Paese". Finita qui? Neanche per sogno: "Draghi è l'anti-Costituzione fatta a ideologia se Berlusconi è quello fatto a persona". 

 

 

Frasi forti, tanto che la Gruber interviene definendo la sua analisi "un'analisi dura".  D'altronde non è una novità che Montanari si pronunci sul premier in questi termini. Qualche giorno fa sulle colonne del Fatto Quotidiano sentenziava: "Draghi non sarebbe un male minore: sarebbe un male diverso - diceva in riferimento alla candidatura di Berlusconi -, ma altrettanto letale. Innanzitutto, per come è stata costruita l'ascesa al Colle. E poi per le poche idee politiche che si conoscano: per esempio quelle espresse nella celebre lettera che firmò (da governatore della Banca d'Italia, insieme al presidente della Bce Trichet) nell'estate 2011, in cui si ingiungeva all'Italia di smantellare ciò che rimaneva ancora in piedi del progetto politico della Costituzione attraverso privatizzazioni selvagge di beni e servizi pubblici".

 

 

Poi, sempre a Otto e Mezzo, Montanari dice che con Draghi c'è stato sostanzialmente il liberi tutti. Ecco allora che a smentirlo ci pensa Antonella Viola: "Io francamente questo liberi tutti non l'ho visto", lo zittisce in tempo record.

 

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