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CartaBianca, Federico Rampini: "Putin si è preparato". Verso una guerra infinita

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Prepariamoci a una lunga, lunghissima guerra di trincea. Federico Rampini, inviato del Corriere della Sera da New York, in collegamento con Bianca Berlinguer a CartaBianca su Rai3 dà una sua lettura della strategia russa in Ucraina. Vladimir Putin "negli ultimi anni si è preparato a reggere sanzioni di questo tipo. Ha reso la Russia più autosufficiente: un’economia povera, ma in grado di reggere un confronto e un braccio di ferro per lunghissimi periodi".

 

 

 


Per ora, Europa  Usa hanno annunciato sanzioni di tipo energetico e finanziario. Ma secondo Antonio Di Bella "Il primo round di sanzioni è stato lieve per poter tenere insieme l’Europa, la Germania, l'Italia. Se le sanzioni fossero più dure, l'alleanza Nato potrebbe scricchiolare". Dal punto di vista militare, il direttore di Rai Day Time ricorda: "Biden padre diceva 'La cosa peggiore non sono le guerre, ma le guerre cominciate per caso'. Quando si ammassano missili, carri armati e aerei le guerre accadono". E il presidente americano Joe Biden poco ha fatto per stemperare il clima: "Biden ha detto che è cominciata l’invasione e ha commentato il discorso di ieri di Putin dicendo che attacca il diritto all'esistenza dell’Ucraina. Ha annunciato sanzioni che colpiscono alcune banche russe, isola finanziariamente la Russia", ha sottolineato ancora Rampini, mentre secondo Germano Dottori di Limes dal versante del Cremlino "i russi non vogliono vedere un'ulteriore espansione verso est delle nostre organizzazioni di sicurezza. Non è il Donbass il problema, ma l'allineamento internazionale dell’Ucraina".

 

 

 

 

Vale a dire, l'ingresso di Kiev nella Nato. Il Donbass, dunque, è solo "l'incidente perfetto". "La metà dei russi - ricorda Marc Innaro, corrispondente Rai da Mosca - ha parenti in Ucraina e viceversa. Il problema è capire cosa succederà con il Donbass. Le due repubbliche riconosciute occupano solo il 30% del territorio amministrativo delle province".

 

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