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Ucraina, la preoccupante indiscrezione di Toni Capuozzo: "Ora si temono armi peggiori"

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"La battaglia di Kiev è iniziata". Per Toni Capuozzo ogni spiraglio di trattativa si è chiuso. "Adesso inizia la paura per l'impiego di armi peggiori, per la caccia all'uomo, per i bombardamenti che la corsa contro il tempo rende indiscriminati". Su Facebook Capuozzo si dice convinto che "ogni giorno in più adesso è una sconfitta bruciante per Putin, e una costosissima vittoria per gli ucraini". Ma la domanda che l'ex vicedirettore del Tg5 si pone è una: "Mentre il mondo condanna - la Cina, dopo aver provato a mediare, si astiene - ci si chiede: la determinazione di Kiev a non arrendersi, a vendere cara la pelle e la libertà, può muovere qualcosa a ovest, può indurre Putin a frenare, o servirà solo a rendere più feroce la battaglia finale, a prolungare un'agonia?". 

 

 

Uno sfogo che arriva dopo una profezia. Anche questa affidata ai social. Qui Capuozzo si è detto certo che lo scopo del presidente russo è quello di "distruggere l'apparato militare e destituire la dirigenza politica ucraina, magari sostituendola con uomini ucraini di fiducia". Per lui non ci sarà una terza guerra mondiale, per Capuozzo sarà solo un conflitto locale anche se "cambierà il mondo e spoglierà i sogni di quieta globalizzazione, di allegro e indolore contagio della democrazia". 

 

 

A essere cambiato lo stesso Occidente, su cui il giornalista non ci è andato per il sottile: "Gli Ucraini si sono illusi che avvicinarsi alla Nato fosse possibile. Noi li abbiamo spinti e adesso l'Occidente cinico vi ha girato le spalle. Ha detto andate e adesso arrangiatevi".

 

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