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Otto e Mezzo, Paolo Mieli sull'Ucraina: "Qual è la vera posta in gioco e perché Putin non può più tornare indietro"

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Paolo Mieli è stato ospite nello studio di Otto e Mezzo, dove Lilli Gruber si è avvalso della sua competenza per snocciolare quanto sta accadendo in queste ore drammatiche. La Russia ha aumentato l’intensità della sua offensiva contro l’Ucraina, che si difende ormai da sei giorni. Domani, mercoledì 2 marzo, le delegazioni torneranno a incontrarsi per portare avanti una trattativa, ma si vedono pochi spiragli in questo senso”.

 

 

“Finché la situazione è in movimento con un aggressore e un aggredito - ha dichiarato Mieli - e al tavolo si siedono personalità di secondo rango, il dialogo non è possibile. Mi ha colpito molto un’idea di Tomaso Montanari, secondo cui i dirigenti europei dovrebbero andare a Kiev, riunirsi lì e dare un segnale. Bisogna correre un rischio per aprire il dialogo, fare qualcosa che possa smuovere la situazione”.

 

 

Ma qual è la vera posta in gioco? “Dopo aver ucciso donne e bambini, aver bombardato città - ha risposto Mieli - non credo sia possibile un mondo in cui Putin si ripresenta tranquillamente. O siamo al confine o è già stato passato, da qui non si torna indietro, Putin si è reso responsabile di cose orribili. Tra l’altro l’opinione pubblica, alcuni importanti personaggi della Russia hanno espresso dissenso e questo non rende facile la posizione di Putin”.

 

 

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