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Dritto e Rovescio, la sparata del comunista Paolo Ferrero sull'Ucraina: "Atto criminale della Nato"

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L'orrore delle bombe, della mattanza di civili, almeno 2mila morti in poco più di una settimana stando alle prime stime, anche se il conto sembra drammaticamente prudenziale. Si parla ovviamente della guerra di Vladimir Putin, quella scatenata dalla Russia in Ucraina, una guerra che nelle ultime ore si sta combattendo attorno ai reattori delle centrali nucleari. Inutile stare a sottolineare quali potrebbero essere le catastrofiche conseguenze di un simile azzardo.

 

E di questa maledetta guerra se ne parla a Dritto e Rovescio, il programma di Paolo Del Debbio in onda su Rete 4. La puntata è quella di ieri sera, giovedì 3 marzo, ospite in studio ecco un Paolo Ferrero di Rifondazione Comunista. Insomma, uno col cuore "rosso". E Ferrero ragiona sulle responsabilità del conflitto, condannando in modo netto Putin ma spendendo parole durissime anche sulla Nato, che non esita a definire "criminale".

 

"Io penso così: Putin è un delinquente che ha aperto una guerra, è sempre un atto criminale - premette -. La guerra sta producendo la sofferenza che conosciamo, quindi assolutamente da condannare, senza se e senza ma. Secondo, però, penso che Putin non è l'unico delinquente: credo che la responsabilità sia anche della Nato, che dopo il crollo del muro di Berlino, invece di lavorare al disgelo, ha lavorato per estendere la Nato ad est verso la Russia. Un atto criminale e del tutto irresponsabile", conclude picchiando durissimo il comunista Ferrero.

 

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