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Ucraina, Sabino Cassese: "Perché Volodymyr Zelensky sta vincendo la guerra". La soffiata, quadro ribaltato

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"Ci sono due tipi di violazioni che sta commettendo la Federazione russa". Il professore e giurista Sabino Cassese,  ospite di Omnibus su La7,  ha parlato del conflitto in corso tra Russia e Ucraina, soffermandosi sui crimini di guerra commessi da Putin dal punto di vista del diritto internazionale.  "La prima è un'aggressione, e quindi una violazione del diritto dell'Onu di cui la Russia fa parte, e poi c'è il modo in cui è condotta la guerra", ha proseguito l'esperto in collegamento con Alessandra Sardoni.

 

 

 

"Sui crimini di guerra servono interventi di autorità sovra nazionali, possibili solo se provengono da un osservatorio estero", ha spiegato Cassese. Che poi ha sottolineato come invece in Ucraina "è stato ucciso un osservatore internazionale". Secondo il giurista, però, il presidente ucraino avrebbe una marcia in più: "Zelensky sta vincendo la guerra della comunicazione, la Russia non si rende conto del danno che si sta infliggendo". Poi ha evidenziato l'incoerenza dello zar: "Putin ha ragione quando dice che l'Ucraina è parte della storia russa, ma la cosa di cui Putin non si rende conto è che è entrato in contraddizione con se stesso, perché se è vero quello che dice allora sta bombardando parte della sua storia".

Sabino Cassese sui crimini di guerra commessi dalla Russia, il video dell'intervento a Omnibus 

 

 

 

Cassese, infine, ha commentato il summit tra i capi di Stato e di governo dell’Unione europea a Versailles: "I passi avanti fatti a Versailles, ovvero la riduzione della dipendenza energetica europea dalla Russia entro il 2027 e la spinta a una difesa comune, con la promessa di studiare la possibilità di un debito comune per affrontare questa situazione, mi sembrano molto importanti rispetto al fallimento dell'incontro di ieri tra i ministri degli Esteri russo e ucraino in Turchia". 

 

 

 

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