Alessandro Gassman segue l'appello dell'Unione europea e abbassa il termostato. Un'iniziativa più che giusta, allo scopo di svincolarsi dalla dipendenza dal gas russo. Peccato però che non sempre bisogna vantarsi. L'attore infatti ha pubblicato uno scatto sui social, per poi scrivere: "Il termostato di casa a 18 gradi centigradi, fatto". Un gesto che ha scatenato subito la polemica.
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E se al tavolo delle trattative tra russi ed ucraini ci fosse stata Laura Boldrini? Probabilmente le cose sarebbero anda..."Mi raccomando controlla i vicini, e vaccinati spesso" lo prende in giro qualcuno. E ancora: "Santa miseria installo un condizionatore solo per aver letto sto tweet. E lo imposto a 2 gradi, mi voglio ibernare". Infine c'è chi tuona: "Anch'io non ho più di 18 gradi in casa e non certamente perché c'è la crisi nel rifornimento del gas ma perché è uno spreco a cui si può ovviare con un maglione in più e un plaid sulle gambe se stai davanti alla tv. Ho 78 anni, non sono una ragazzina, ma cerco di contenere e lo spreco in euro e le emissioni nocive...".
Infatti il ragionamento generale è che Gassman abbia fatto benissimo a seguire quanto chiesto dall'Ue in risposta all'attacco di Vladimir Putin in Ucraina. Però - e questo è il punto -, magari avrebbe potuto evitare di sbandierarlo.




