Cerca
Logo
Cerca
+

George Soros, "la fine della Cina di Xi Jinping": Covid, l'inquietante profezia del 31 gennaio 2021

  • a
  • a
  • a

La Cina torna in lockdown. Il nuovo picco di contagi da Covid costringe l'intera provincia di Jilin, che conta 24 milioni di abitanti, a una stretta che riporta alla mente l'inizio della pandemia. Una situazione che George Soros aveva predetto. In un articolo del 31 gennaio scorso il filantropo ungherese aveva spiegato che più di altri fattori, sarebbe stata la nuova ondata a segnare la fine politica di Xi Jinping. Il mandato del presidente cinese secondo Soros difficilmente verrà rinnovato. 

 

 

"Tutto ciò che Xi Jinping può fare ora è imporre una politica ‘zero Covid’, con severi lockdown al minimo segno di un focolaio - scriveva l'imprenditore -. Ma questo ha effetti negativi sull’attività economica. Oltre al fatto di creare gravi difficoltà alle persone che sono messe immediatamente in quarantena nel luogo in cui si trovano e le cui proteste non possono essere messe a tacere". Insomma, la Omicron minacciava di essere la disfatta di Xi e, numeri alla mano, l'ipotesi non sembra così remota. 

 

 

A maggior ragione visto che le Olimpiadi invernali sono il progetto di prestigio del presidente cinese. Progetto, è il rischio, da cui difficilmente il virus riuscirà a stare alla larga. "I partecipanti sono tenuti assolutamente separati dalla popolazione locale, ma non sarà possibile continuare in questo modo anche dopo la conclusione dell’evento. È improbabile - sosteneva lo stesso Soros - che lockdown di intere città funzionino contro una variante contagiosa come Omicron". E il lockdown a Jilin ne è la riprova.

 

Dai blog