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Valentina Matvienko, la zarina di Pesaro rovinata: dopo il video di Giletti

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Valentina Matvienko, presidente del consiglio federale russo ed ex sindaca di San Pietroburgo, finisce nel mirino delle sanzioni italiane per via della guerra in Ucraina. Si tratta di una delle persone più fidate di Vladimir Putin, nonché una delle personalità più potenti del Paese. I dissidenti capitanati da Aleksej Navalny l'hanno definita addirittura "braccio destro di Putin". A rischio adesso c'è la sua villa nel cuore del Parco del San Bartolo, nelle Marche.

 

 

 

A Pesaro, come scrive il Corriere della Sera, tutti chiamano quell'abitazione "Villa Rudas", perché il suo vecchio proprietario era Tibor Rudas, manager di Luciano Pavarotti, che pure soggiornò spesso da quelle parti. Ad accendere i riflettori sulla villa è stata un'inchiesta della fondazione Navalny: alcuni reporter sono andati sul posto per capire quali fossero gli interessi e gli affari dell'oligarca russa, anche definita "zarina di Pesaro", in Italia. Tutto comincia nel 2009, quando Valentina e il figlio Sergey Matvienko acquistano l’ex Villa Rudas per sette milioni di euro. All'epoca, inoltre, il comune marchigiano avrebbe accettato da loro un assegno da 20mila euro per coprire le spese volte a finanziare lo spettacolo pirotecnico della "festa del porto", molto sentita dai cittadini.

 

 

 

Intorno a questa villa però ci sono state anche altre polemiche. I Matvienko, infatti, avrebbero tentato in tutti i modi di realizzare un accesso privato sul mare e un eliporto. Ci furono pure dei lavori di disboscamento e di costruzione. Alla fine però non se ne fece nulla per via dello stop dell'amministrazione di Pesaro.

 

 

 

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