Cerca
Logo
Cerca
+

Toni Capuozzo e Zelensky: "Perché dice che è vicino alla vittoria?"

  • a
  • a
  • a

Di conflitti Toni Capuozzo ne ha visti decine e decine, in ogni parte del mondo. Per questo quando su Facebook scrive che "in guerra perdono tutti", il giornalista di Mediaset è più che credibile. E per questo, spiega, "non so cosa ha portato Zelensky a dire 'siamo vicini alla vittoria e alla pace'.  Se è stato il successo di quelle piccole controffensive attorno a Kiev. O l’aver centrato quella nave russa nel porto di Berdiansk, o il fatto che Mariupol ancora non è caduta. Magari". Ma la verità, suggerisce l'inviato di guerra e fondatore di un programma di approfondimento che ha fatto storia, come Terrra! su Canale 5, è che parlare di pace oggi è praticamente impossibile.

 

 



"Mi chiedo cosa sarebbe della Russia, e cosa la sconfitta causerebbe al Cremlino, e persino negli assetti mondiali, non sono solo fatti loro. Vedo invece che si affilano i coltelli, anche quando si parla di cose buone". Il presidente ucraino è un po' come Greta Thunsberg: ascoltato da tutti, accolto come "la speranza del mondo", ammirato per il coraggio un po' incosciente. Ma proprio come la giovane attivista dell'ambiente, il presidente-comico è "ascoltato a metà" dai big del mondo. 

 

 



I membri di Ue, Nato e G7 "non sono mai stati così uniti - sottolinea Capuozzo -: è il miracolo alla rovescia provocato dall’invasione di Putin.  Ma anche mai così incapaci di diplomazia, come se le armi costassero il silenzio, mortificassero idee, trattenessero ogni altra iniziativa, avessero espugnato cuore e cervello della vecchia Europa". 

Dai blog