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Vittorio Sgarbi brutale contro Roberto Speranza: "Bisogna capire cosa fare di lui", che fine farà il ministro

 Roberto Speranza

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"Pochi giorni fa è stato sciolto il Cts. E' finito lo "stato di emergenza". Bisognerà capire adesso cosa fare di Speranza": con queste parole Vittorio Sgarbi ha messo nero su bianco su Twitter l'entusiasmo per la fine di gran parte delle misure anti-Covid. Non è mancata, però, una stoccata al ministro della Salute, che ha seguito da vicino la pandemia fin dall'inizio. Speranza, infatti, era già al timone del dicastero della Salute nel 2020 ed ha continuato a occupare quel ruolo anche negli anni successivi. 

 

 

 

Sempre su Twitter, poi, il critico d'arte ha commentato le parole dell'ex membro del Cts Donato Greco: "Tutto chiaro. Avevano capito che diffondere paura significava anche controllare la gente. E restare in carica. Ve le ricordate le dirette di Conte ogni sera?". 

 

 

 

La furia di Sgarbi è dovuta all'intervento di Greco a Un giorno da pecora su Rai Radio 1. Quest'ultimo infatti ha spiegato che "spesso la difficoltà è stata quella di dover applicare misure la cui dimostrazione scientifica di efficacia era debole, mentre invece i costi sociali ed economici erano certi". E ancora: "Qualunque chiusura è una misura di mitigazione che ha un effetto sul contenimento dell'epidemia ma che certamente non riesce a contrastare la diffusione del virus. Come poi si è visto, di fatto anche l'isolamento più crudo del marzo 2020 non ha sortito alcun effetto di contenimento dell'epidemia".

 

 

 

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