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Marco Minniti, "ipotecare l'ipotesi di un nuovo ordine mondiale": la confessione sul piano fallito dell'Occidente?

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"Ricostruire l'Ucraina significa anche pensare a nuovi scenari molto complessi e molto lontani". Ospite de L'aria che tira Marco Minniti, ex ministro dell'Interno, tira in ballo "un nuovo ordine mondiale". Nella puntata in onda mercoledì 6 aprile su La7, Minniti spiega a Myrta Merlino "che per trovare un accordo bisogna ipotecare l'idea di un nuovo ordine mondiale". In sostanza bisogna dare alla Cina l'idea che sarà la "costruttrice di un nuovo ordine mondiale", solo così "riusciremo a ingaggiarla per la pace". Secondo Minniti si tratta di una vera e propria sfida che i paesi occidentali, a partire degli Stati Uniti, devono porsi. Curioso, comunque, il fatto che parli apertamente di "nuovo ordine mondiale", concetto tanto caro ai complottisti, come un qualcosa a cui l'Occidente, nel suo piano originale, ora dovrebbe rinunciare.

 

 

D'altronde - prosegue - "questa è una guerra nel cuore dell'Europa che mostra delle fragilità che sapevamo esistevano ma che nessuno pensava essere così imminenti". Le fragilità per l'ex ministro sono l'assenza di una difesa comune europea e della Cina all'interno di un nuovo ordine mondiale. Solo qualche giorno fa, intervistato da Sky Tg24, Minniti si diceva certo che l'unica soluzione sono i negoziati di pace, "con un doppio movimento".

 

 

Prima di tutto bisogna "rendere evidente a Putin che da questa partita non si può uscire senza il rispetto di tre principi fondamentali: identità e sicurezza ucraina, autodeterminazione del Paese e rispetto della sua scelta di essere neutrale". Il secondo è "dare più forza a Zelensky nella trattativa. Ha fatto un’operazione strepitosa, sarà ricordata nei libri di storia. Ora ha un problema gigantesco: come non deludere il suo popolo. Dobbiamo così dire con nettezza che l'Ucraina non entrerà nella Nato. Ma entrerà in Europa".

 

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