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Alessandro Sallusti, "io mi illudo che il Donbass...": l'ultimo fiasco dell'Occidente contro Putin?

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Siamo a Quarta Repubblica, il programma del lunedì sera condotto su Rete 4 da Nicola Porro. Al centro della puntata di lunedì 11 aprile non può che esserci la guerra in Ucraina, ormai arrivata quasi a 50 giorni. Quali i veri obiettivi di Vladimir Putin? Quando si fermerà la Russia? E l'Occidente sta facendo il meglio che può fare? Domande la cui risposta è difficile, temi su cui ragiona Alessandro Sallusti, ospite in collegamento.

 

In questi giorni il principale teatro di battaglia è il Donbass, su cui si sono concentrati gli sforzi bellici. Fonti di intelligence fanno sapere che le prossime due settimane potrebbero essere drammatiche per la regione separatista, il tutto per l'intensificarsi degli attacchi russi, che stando alle previsioni potrebbe essere brutale.

E il direttore di Libero, parlando di Donbass e della scelta di Europa, Occidente e Nato di fornire sempre più armi e armamenti a Kiev, spiega: "Tutto ha un senso se è dentro a un disegno. Se armare gli ucraini è un mezzo per portarli a riuscire a trattare ben venga", premette Sallusti. Che aggiunge: "Io mi illudo che il Donbass sia una strategia dell'Occidente per far finire la guerra a Putin", ammette. Insomma, lasciare che Mosca si prenda il Donbass con un'azione militare per far finire questa guerra. Anche se, come dice Sallusti chiaro e tondo, potrebbe essere un'illusione: quale sia il vero disegno di Putin (e dei suoi alleati?), infatti, ancora oggi non è possibile saperlo con assoluta certezza. 

 

A Quarta Repubblica si parla ancore del caso di Bucha e di quello più recente di Kramatorsk, la stazione bombardata con i civili in attesa di salire su un convoglio. Due casi tragici e che hanno scatenato ricostruzioni confliggenti, accuse incrociate, ipotesi di complotto. E commentando queste due situazioni, Sallusti ricorda: "Per noi occidentali farsi domande è una cosa sacra e la verità verrà fuori. Non cambia però il fatto che Putin è l'invasore", conclude il direttore.

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