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Piazzapulita, il generale Camporini: "Siamo in guerra", come deve finire

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"Noi siamo in guerra". Il generale Vincenzo Camporini, ospite di Corrado Formigli a Piazzapulita su La7, spazza via ipocrisie e reticenze: "Anche noi siamo belligeranti, non c'è il minimo dubbio. Siamo in guerra non con le armi in pugno, ma fornendo le armi e tutto il supporto possibile a chi invece si sta difendendo da questa aggressione.

 

 

 

Una aggressione di una certa parte del mondo contro la visione del mondo nostra, quella di poter essere seduti qui intorno a discutere con opinioni diverse". Di fatto, l'aggressione verso un sistema democratico, come sintetizza Formigli.



"Siamo in guerra, senza dubbio": il generale Camporini, guarda il video a Piazzapulita

 

 


Gli fa eco l'ambasciatore Riccardo Sessa, anche lui in studio a La7 e che commenta i sondaggi secondo cui la maggioranza degli italiani vuole la pace ed è contraria al fornire armi al governo di Volodymyr Zelensky. "Bisogna armare l'Ucraina perché la guerra finisca in un certo modo. Sono convinto che le persone interrogate non hanno chiaro il quadro: la guerra non può che finire con la sconfitta di Putin, non ci sono salti su questo argomento. Deve vincere la libertà e la democrazia contro la tirannia di Putin. E' sbagliato presentare questa guerra come una guerra tra Biden e Putin, tra la Nato e Putin. Non è così!".

 

 

 

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