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Otto e Mezzo, mea culpa di Rosy Bindi sulla guerra in Ucraina: ""Quando ero europarlamentare..."

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Mea culpa di Rosy Bindi a Otto e Mezzo. L'ex ministro del Partito democratico, ospite di Lilli Gruber su La7 nella puntata di venerdì 15 aprile, bacchetta l'Unione europea: "Io ero parlamentare europea quando è crollato il muro di Berlino. Forse in quegli anni avremmo dovuto evitare di umiliare chi era uscito sconfitto. Noi avremmo dovuto dialogare, anche perché gli Stati Uniti non confinano con la Russia, noi sì". 

 

 

La Bindi si dice contraria all'aiuto militare all'Ucraina e punta il dito: "Ci sono troppi che vogliono continuare questa guerra. Certamente non le vittime e nemmeno il popolo che sta soffrendo. Ma io non vedo alcuna negoziazione in vista. Le porte per gli ucraini saranno sempre aperte, ma le armi allungano il conflitto". Per lei l'Europa non può dimenticare la propria identità all'interno dell'Occidente. 

 

 

Quasi d'accordo Massimo Giannini, che invece sostiene l'invio di armi a Volodymyr Zelensky: "Quando un paese libero viene invaso, quel popolo ha chiesto aiuto all'Europa e noi cosa possiamo fare se non aiutarli armando quella resistenza? Dall'altra parte l'aggressore è il primo a non volersi sedere a un tavolo. Putin vuole vincere per forza, magari prendendosi l'intero Donbass. Quindi purtroppo la guerra continuerà. Il dramma vero è che solo il Papa parla di pace". 

 

 

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