Cerca
Logo
Cerca
+

Moskva, il marinaio russo intercettato: "Qua sono morti tutti", come sbugiarda Putin

  • a
  • a
  • a

Non tutto è come racconta il Cremlino, neppure l'affondamento di Moskva. L'incrociatore lanciamissili russo non sarebbe stato abbattuto a causa di un incendio, ma dopo un attacco ucraino. Inoltre, come riferiscono alcuni testimoni coperti da anonimato, le vittime ci sarebbero eccome. A riportare la verità dei fatti, almeno secondo loro, il team di giornalismo investigativo di Radio Svoboda. "Mamma, hai capito cos'è successo? Ci hanno sparato contro tre razzi", è la frase riportata e pronunciata da un marinaio russo reclutato da Vladimir Putin. Ad aggiungere dettagli che smentirebbero la comunicazione della Difesa di Mosca è la stessa donna: "Alcuni dei ragazzi sono stati evacuati sulla fregata Makarov. Tutti i sopravvissuti - ha detto - sono stati portati a Sebastopoli. Gli hanno dato i telefoni per chiamare casa perché erano in pantaloncini e canottiera. Hanno lasciato tutto a bordo, anche i documenti. Sono senza tutto". Suo figlio le ha così raccontato quanto avvenuto sulla nave: "Gli ho chiesto dell'incendio a bordo, e lui mi ha detto: 'No, mamma, non è vero. Non è stato un incendio'. Piangeva".

 

 

Per questo lei non ha dubbi su quanto realmente accaduto quel giorno: "Non è una barca di legno che prenderebbe fuoco. Nessuno ci spiega niente. Non capisco perché i radar non abbiano visto arrivare questi missili Nettuno". A bordo secondo la signora c'erano circa 510 persone. Di questi, secondo il figlio, "sono morti tutti quelli che erano sul ponte, in cabina o di guardia, perché i missili hanno colpito proprio il ponte... Ci sono feriti con arti mozzati". Per il ragazzo i morti sarebbero addirittura una quarantina. Loro, ha raccontato il ragazzo alla madre, "dovevano andare a Odessa per lo sbarco". 

 

 

 

Parole che contraddicono quanto aveva comunicato Sergej Shoigu, ministro della Difesa russo, che annunciò la "completa evacuazione" dell'equipaggio. Mentre sui media russi spuntarono le immagini dei marinai passati in rassegna dall'ammiraglio su un pontile di Sebastopoli, in Crimea. Immagini d'archivio, si scoprì solo successivamente. E infatti poi arrivarono le vere immagini, quelle che ritraevano l'imbarcazione in fiamme. Già le prime informazioni parlavano di "missili Nettuno" di produzione ucraina. Informazioni rigettate dalla Russia che ha tentato in tutto e per tutto di smentire. Almeno fino all'arrivo dei racconti dei marinai a bordo. 

 

 

Dai blog