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Otto e mezzo, Lucio Caracciolo: "Uno dei 25 aprile più tristi che io ricordi"

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"Uno dei più tristi 25 aprile che io ricordi": Lucio Caracciolo, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, ha commentato in questo modo le contestazioni alle manifestazioni organizzate in tutta Italia per la Festa della Liberazione. Per celebrare questo giorno, infatti, sono stati organizzati diversi eventi. Ma non sono mancate le polemiche: a far discutere sono stati soprattutto gli striscioni contro Stati Uniti e Nato esposti nel corteo della capitale. Cartelli da cui comunque l'associazione dei partigiani ha preso le distanze.  

 


 

 

Contestato anche il Pd di Enrico Letta a Milano. In ogni caso il segretario dei dem, che è stato definito "servo della Nato", non si è lasciato toccare da queste parole e  a chi gli chiedeva di far uscire il suo partito dal corteo, lui ha risposto: "Questa è casa nostra. La costituzione, l'antifascismo sono casa nostra". Commentando il tutto, il direttore di Limes ha detto: "Non si capisce cosa c'entri il 25 aprile con la guerra in Ucraina. Sovrapponiamo - come se fosse sempre presente - il passato all'attualità, mescoliamo tutto".

 

 

 

"Le contestazioni non ci sarebbero mai state se non ci fosse stato il 25 aprile - ha proseguito Caracciolo -. Abbiamo avuto quella vittoria di ormai molti anni fa che abbiamo forse un po' dimenticato. Dovrebbe essere una lezione ancora valida oggi, senza strumentalizzazioni".

 

 

 

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