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Volodymyr Zelensky, bomba di Luttwak: "Ogni giorno parla con Putin", il segreto inconfessabile del premier ucraino

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Si torna a DiMartedì, il programma di Giovanni Floris in onda su La7, la puntata è quella di martedì 26 aprile. Ospite in collegamento ecco Edward Luttwak, che si scontra in modo durissimo con Alan Friedman. Nodo del contendere? Volodymyr Zelensky e la guerra in Ucraina.

A puntare il dito per primo è il giornalista, che attacca il politologo: "Luttwak sta dicendo due cose contraddittorie da una parte fa il falco del Pentagono che dice bisogna mandare più armi all’Ucraina. Mi vergogno di questo. Poi, invece, ha detto una frase da propaganda russa chiedendo un referendum nel Donetsk come in Crimea con dei falsi, finti, illegali pupazzi, fantocci russi". E ancora, aggiunge: "Luttwak, uomo di destra che ama Reagan e amava Trump anche quando in ginocchio, ossequio davanti a Putin, vuole che Biden faccia un’offerta a Putin?", chiede retorico e velenoso.

 

Da par sua, Luttwak risponde per le rime: "Quello che cercavo di spiegare è che per arrivare alla pace prima bisogna chiudere la porta a una possibile vittoria russa. Le forze armate ucraine hanno pochi blindati e carri armati, nonostante l’Europa ne abbia molti nei depositi che non usano. Bisogna inviare tante armi pesanti in questo combattimento di terra e, allo stesso tempo, si dovrebbe fare una offerta credibile a Putin". 

Ma non è finita, Friedman nervosissimo contrattacca: "Chi fa l'offerta?". Ed è qui che Luttwak sgancia la sua personalissima bomba sul premier ucraino: "Io non lavoro per un circo. Sono consulente strategico per il mio governo. E tra i governi alleati dobbiamo lavorare nel campo delle possibilità. Zelensky deve dire a Putin, visto che ci parla tutti i giorni, io accetto un plebiscito, e poi ci deve essere un cessate il fuoco", taglia corto tra i brusii dello studio. Resta il fatto che per Luttwak, Zelensky parla "tutti i giorni" con Putin. Possibile?

 

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