Cerca
Logo
Cerca
+

Lucio Caracciolo: "Putin, decisione storica. Tra due mesi..."

  • a
  • a
  • a


"Il 43,6% degli italiani è contro l'invio di armi? Fra due mesi sarà il 50%...". Non ha dubbi, Lucio Caracciolo. Il direttore di Limes, ospite ancora una volta di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, sottolinea: "La Russia, invadendo l'Ucraina, ha preso una decisione storica. Diventare il campione dell'Anti-Occidente, polarizzare la Cina, l'India, mezza Africa, mezza America Latina e anche qualche americano contro quello che viene percepito come l'Impero americano. Ho molti dubbi che possa venire fermata con qualche proclamazione di principio o la buona volontà dei pacifisti".

 

 

 


"In un conflitto di questo tipo non si arriva a una pace, ma almeno a un cessate al fuoco locale. Questa guerra finirà quando le due forze non ce la faranno più. A quel punto chi ha quel pezzo se lo tiene e sul resto si negozierà per qualche decennio". Di fronte a questo conflitto duraturo, secondo il direttore, è semplice ipotizzare che l'opinione pubblica verrà ridursi l'emozione e aumentare la considerazione degli effetti pratici del conflitto. 

 

I sondaggi sulle armi all'Ucraina: guarda il video di Caracciolo a Otto e mezzo


Quel che inquieta Caraciolo è il clima generale: "Quando nei bar si parla di guerra nucleare, è sempre un pessimo segnale". Occorre, per avere dei risultati, discutere di cose concrete: "Il negoziato deve cominciare con la garanzia di un'Ucraina neutrale? O di Crimea e pezzo di Donbass che resteranno russi? Se non iniziamo a parlare di come se ne esce, o mettere un freno, è una guerra all'infinito".

 

 

 

Resta una certezza. "Per sconfiggere la Russia sul campo non bastano le pistole agli ucraini, devi farle la guerra". Joe Biden, spiega Caracciolo, vuole "una Russia punita, isolata, possibilmente con un nuovo governo ed esclusa una volta per tutte dalle grandi potenze. Cosa che la Russia non farà mai se non se sconfitta sul campo". E lo scenario, con 20 miliardi di aiuti militari, è quello di una guerra lunga e dolorosa, nel cuore dell'Europa.

Dai blog