
Otto e Mezzo, il consigliere di Zelensky sconvolge il mondo: "Cosa sta accadendo al battaglione Azov nella fonderia"

Un altro giorno di guerra, di bombardamenti feroci a Mariupol sulla fonderia Azovstal, l'ultimo baluardo della resistenza ucraina nella città-martire. Vladimir Putin ha offerto nelle ultime ore ancora una volta una via d'uscita ai civili ancora all'interno di quel che resta della struttura. Ma nessuno pare aver raccolto l'appello: troppa la paura di morire. O, forse, il battaglione Azov non permette ai civili di uscire: la possibilità, comunque, non può essere del tutto esclusa.
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E dell'epico assedio ad Azovstal se ne parla a Otto e Mezzo, il programma condotto da Lilli Gruber e in onda su La7. E nella puntata di giovedì 5 maggio, ecco tra gli ospiti Alexander Rodnyansky, consigliere di Volodymyr Zelensky, il premier ucraino. E Rodnyansky fa il punto proprio su quel che sta accadendo alla fonderia di Mariupol, uno scenario che con il passare delle ore, dei giorni e delle settimane si fa sempre più drammatico ed estremo.
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"I combattenti nell'acciaieria non vogliono arrendersi, perché diventerebbero prigionieri dei russi", spiega il consigliere di Zelensky. Insomma, meglio morire che finire in mano all'invasore. E ancora, Rodnyansky difende a spada tratta il battaglione: "Il reggimento Azov è la nostra unità migliore", taglia corto il consigliere, facendo dunque quadrato ai combattenti tacciati di simpatie filo-naziste da che questa guerra è iniziata. Tra i bersagli prediletti di Putin, infatti, già da prima dell'inizio del conflitto, c'erano proprio i guerriglieri del battaglione Azov.
Rodnyansky, il consigliere di Zelensky a Otto e Mezzo: qui il video
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