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Luigi Di Maio "inadeguato, in che mani è la Farnesina". Merlino senza parole: l'attacco definitivo

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Stronca senza mezzi termini Luigi Di Maio il giurista Ugo Mattei. Ospite di Myrta Merlino a L'aria che tira, su La7, nella puntata del 25 maggio "Non mi sorprende affatto che il cosiddetto piano 'buoni uffici' del ministero degli Esteri italiano sia stato respinto al mittente con una solenne risata perché non abbiamo alcuna credibilità politica". E ancora attacca Mattei: "La statura dei nostri governanti e della Farnesina è ai minimi storici, siamo rappresentati da persone totalmente inadeguate. La Farnesina è asta un fiore all'occhiello e ora è in mani improbabili. Per fare il ministro degli Esteri devi avere una cultura storica, politica e giuridica e non mi sembra che Di Maio abbia un curriculum che risponda a queste necessità". A quel punto la Merlino prova a difendere Di Maio che "è apprezzato dai suoi colleghi all'estero", ma il giurista va avanti per la sua strada.

L'intervento del giurista Mattei a L'aria che tira

 

 

Ieri 24 maggio Di Maio aveva detto che l'Italia è "in prima linea per la pace" e sta costruendo un percorso, ancora "allo stato embrionale", che passa dalla costituzione di un gruppo di facilitatori internazionali e ha l'ambizione di arrivare a realizzare "una nuova Helsinki", un accordo di pace. Rispondendo a Bruno Vespa, il ministro aveva sottolineato che "non ci sono due Paesi sullo stesso livello, ma un invasore e un invaso" e che "la pace non si impone e (per raggiungerla) si parte dalle condizioni dell'Ucraina, di cui abbiamo sempre difeso l'integrità".

 

 

Ma il piano di pace italiano è stato bocciato totalmente dal Cremlino: "E' un puro flusso di coscienza slegato dalla realtà" e i suoi autori sembrano essersi basati su "giornali provinciali" e "menzogne ucraine", ha ribattuto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza di Mosca, Dmitry Medvedev. "L'idea di una completa autonomia della Crimea come parte dell'Ucraina sarebbe causa di una guerra a pieno titolo". Il Donbass "ha finalmente deciso il suo destino" e "non tornerà mai all'Ucraina", ha precisato. Più morbido il portavoce Dmitry Peskov: "Aspettiamo di ricevere le proposte italiane per via diplomatica" 

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