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Guido Crosetto, l'alleanza Fdi-Pd? "Meloni e Letta arrivano dalla stessa scuola"

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Guido Crosetto

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Guido Crosetto non crede minimamente alle voci riguardanti un possibile “compromesso storico” tra Fratelli d’Italia e Pd. Un patto per governare insieme, escludendo il resto del centrodestra e soprattutto mettendo in fuorigioco i cosiddetti filo-putiniani che rispondono ai nomi di Giuseppe Conte, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. “Conosco sia Letta che Meloni - ha scritto in un tweet Crosetto - chi confonde il rispetto che contraddistingue il loro rapporto con la possibilità di un’alleanza ha capito poco”.

 

 

Per il cofondatore di Fratelli d’Italia la questione è chiara: “Arrivano entrambi da una scuola nella quale la politica riconosceva l’avversario, lo rispettava ma non rinunciava ai valori per il potere”. L’idea è stata lanciata innanzitutto dal Corriere della Sera, con Paolo Mieli che in un editoriale è stato il primo a parlare di “un asse tra Fratelli d’Italia e il Pd di Enrico Letta”. La tesi è suggestiva: mettere insieme i due partiti più avanti nei sondaggi e che hanno in comune l’essere anti-putiniani e filo-atlantisti, mandarli al governo e risolvere il problema su dove collocare l’Italia nel mondo.

 

 

Alessandro Sallusti ha però parlato “trappola” tesa alla Meloni: “Le avance della sinistra sono funzionali solo a dividere la destra, altrimenti difficilmente battibile nelle urne. Il messaggio è chiaro: cara Giorgia, non perdere tempo appresso a quei due perdenti filo putiniani di Salvini e Berlusconi che ti detestano, vieni con noi e vedrai che faremo grandi cose, tanto poi sulla legge Zan, sullo ius soli, sugli sbarchi e sull'aumento delle tasse un accordo in qualche modo lo troveremo”.

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