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Otto e mezzo, Massimo Cacciari e la lista dei putiniani del Corriere: "Servizi segreti? No, chi c'è dietro"

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Il caso della "lista dei putiniani" sul Corriere della Sera agita lo studio di Otto e mezzo. Ospite principale è Fiorenza Sarzanini, penna di punta del quotidiano di via Solferino e autrice dell'articolo contestatissimo. "Il report era una notizia, mandata al Copasir dall'intelligence. Si parla di notizie false di propaganda e disinformazione", spiega la giornalista difendendo il proprio lavoro e assicurando che la fonte è più che affidabile. "Voglio sfatare tutte le bugie che ho letto in questi giorni", accusa tirando in ballo il Fatto quotidiano di Antonio Padellaro, anche lui in studio. "Non c'è in gioco né la libertà di opinione né la censura, c'è il Copasir che avvia una indagine. E il Copasir dovrebbe vigilare se i servizi segreti hanno vigilato su queste disinformazione e propaganda".

 

 

 

"Sembravano foto segnaletiche - contesta Padellaro -. La lista la facevo pure io, bastava andare sui social. Tra quei personaggi, sconosciuti ai più e ininfluenti, gli unici conosciuti era Petrov (il brillino Vito Petrocelli, ndr), l'ex presidente della Commissione Esteri, e il famigerato professor Orsini". 



La lista dei putiniani, Cacciari e i servizi segreti: guarda il video di Otto e mezzo

 

Massimo Cacciari, in collegamento con Giovanni Floris (ancora in sostituzione di Lilli Gruber), esula dalla materia giornalistica e va su quella politica. "E' gravissimo non la pubblicazione ma che i servizi segreti e la loro indagine, sicuramente mossi da qualcuno perché non credo che sia una cosa autonoma dei servizi. In una guerra la propaganda è fondamentale e si fa da una parte e dall'altra. L'informazione è risalire alle cause, indagare le possibilità di accordo a partire da una ragionevole conoscenza delle cause. Tutto il resto è propaganda. Ma la cosa non mi meraviglia affatto, ho vissuto epoche d'emergenza in cui sui giornali si producevano liste e si facevano nomi, al di là di ogni dubbio. Figuratevi se mi meraviglio che i servizi funzionino così, e a volte anche la stampa".

 

 

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