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Guido Crosetto, Di Maio o Conte? La profezia tombale: tutto da godere

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Una citazione cinematografica, quella di Guido Crosetto, per stroncare la (brutta) telenovela del Movimento 5 Stelle, con Luigi Di Maio e Giuseppe Conte che sembrano arrivati all'epilogo. "Come in Highlander: ne rimarrà solo uno. Eletto", è il laconico commento del fondatore di Fratelli d'Italia, che richiama alla mente il celebre film degli anni Ottanta con Christopher Lambert e Sean Connery. Certo, bisogna capire quale sarà la testa che rotolerà per prima, se quella del ministro degli Esteri o quella dell'ex premier, oggi leader di un Movimento allo sbando. 

 

 


Di Maio ha mosso le sue truppe in Parlamento: le ultime indiscrezioni riferiscono di una quindicina di senatori e addirittura una cinquantina di deputati pronti a lasciare i 5 Stelle per formare due gruppi autonomi alla Camera e al Senato, Insieme per il futuro, in totale sostegno alla linea politica del governo. Il Movimento, a quel punto, sarebbe ben più risicato in aula ma virtualmente libero di seguire le pulsioni elettorali che lo vorrebbero fuori dal governo. Il rischio, a questo punto, è per due.

 

 



Di Maio, mollato il pancione brillino, sarebbe da solo in acqua altissima, magari costretto a pensare a un nuovo soggetto politico "meridionalista" e centrista. I 5 Stelle però, scommettendo sulla crisi di governo e un futuro "barricadero", potrebbero auto-limitarsi a un ruolo da opposizione dura e pura, destinata a restare fuori dai giochi nella prossima legislatura.

 

 

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