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Controcorrente, la denuncia di Tremonti: "Mai visto nulla del genere". In Parlamento...

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Al centro dell'attenzione politica, per ovvie ragioni, resta la mossa di Luigi Di Maio, lo strappo con il M5s di Giuseppe Conte per la fondazione di un nuovo gruppo autonomo, Insieme per il Futuro. Una mossa che ha di fatto prosciugato i grillini, relegati ad essere seconda forza in Parlamento, con una rappresentanza ora minore rispetto a quella della Lega. Una mossa che però desta più di un sospetto: al netto dello sbandierato e condivisibile filo-atlantismo senza se e senza ma cavalcato da Giggino, in molti ritengono plausibile che l'addio sia motivato in primis dal "no" al terzo mandato grillino. Insomma, che l'addio sia dovuto alla poltrona: alla possibilità di averne una dopo le prossime elezioni.

 

E la teoria, tra le righe, sembra essere condivisa da Giulio Tremonti, il quale dice la sua su quel che sta avvenendo a Controcorrente, il programma di Veronica Gentili in onda su Rete 4, la puntata è quella di mercoledì 22 giugno. "Io penso che con la cifra, l'intensità della crisi che c'è, dovremmo avere una politica più forte, intensa, meno incasinata rispetto a questa - premette l'ex ministro dell'Economia -. Io credo che se vai in giro, ed accade a tutti di andare in giro, la preoccupazione delle persone è altissima. Sul caro-vita, sulla benzina, sul carrello della spesa, sulle bollette...".

 

 

A questo punto Veronica Gentili lo interrompe e domanda: "Le persone secondo lei non la capiscono questa crisi, queste scissioni?". E lui: "È già tanto che non si incavolano. Oggettivamente c'è una asimmetria assoluta. Non si vede e non ho mai visto anche nella mia esperienza uno scollamento così forte tra l'immagine che viene dal palazzo e quello che c'è fuori dal palazzo", conclude Giulio Tremonti.

 

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