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Marmolada, Mario Giordano: "Chi usa la tragedia per fare propaganda"

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Dopo la tragedia alla Marmolada, quando ancora sono in corso le ricerche dei numerosi dispersi, è scattata la caccia al colpevole. Sul banco degli imputati l'uomo per il cambiamento climatico, gli scalatori perché c'è chi sostiene che no, d'estate non dovrebbero scalare. E ancora chi punta il dito contro le guide alpine. Insomma, di tutto e di più: sparare nel mucchio, giusto per far rumore e speculare sulla tragedia.

 

 

E a frenare su questa speculazione, ospite di Zona Bianca, il programma di Rete 4 condotto da Giuseppe Brindisi lunedì 4 luglio, è Mario Giordano, il collega al timone di Fuori dal Coro, il quale ospite in studio ragiona: "Non bisogna mai accontentarsi della fatalità. Ma bisogna stare attenti a colpevolizzare eccessivamente. Prima di tutto ci sono ancora le ricerche in corso, ecco perché è sbagliato colpevolizzare", premette. 

 

 

"C'erano anche delle guide alpine, non dei principianti. Tante volte le tragedie di montagna avvergono con inesperti. In questo caso avevamo di fronte delle guide esperte che conoscevano bene la montagna - riprende il giornalista -. E come dico di stare attenti a colpevolizzare eccessivamente loro, dico che bisogna tenere conto del fatto che tra tutti i cambiamenti climatici che ci sono, non tutti sono responsabilità dell'uomo. Quindi attenzione alle colpevolizzazioni: è troppo facile usare una tragedia per fare propaganda di questo tipo", conclude Mario Giordano.

 

 

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