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Francesca Pascale? "La sua corte di servitori...": indiscrezioni milionarie

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Pubblichiamo "Posta Prioritaria", la rubrica in cui Fausto Carioti risponde alla lettera di un lettore di Libero

Signor Carioti, con la probabile vittoria del centrodestra alle prossime elezioni dovremo prepararci a una serie di disavventure: la Borsa precipiterà al minimo storico, lo spread si impennerà su valori mai raggiunti. Riemergendo dall'oblio, si è fatto vivo anche Giuliano Ferrara, che si preoccupa di informarci che lui voterà per il Pd. Ma il fatto più sconvolgente, che getterà gli italiani nella disperazione, sarà la fuga all'estero di un cervello come Francesca Pascale, ex fidanzata di Silvio Berlusconi. Mi pare opportuna la citazione di Publio Cornelio Tacito: «Gli uomini sono più propensi a restituire un torto che un favore, poiché la gratitudine è un impegno morale, mentre la vendetta è un piacere».
Roberto Mascotto 

Tacito aveva ovviamente ragione, caro signor Mascotto. Nei confronti della novella signora Turci, Berlusconi ha mostrato una generosità da personaggio delle fiabe, con quel trattamento di fine rapporto (20 milioni di euro sull'unghia e un assegno da un milione l'anno) che avrebbe dovuto garantirgli quantomeno un garbato silenzio nei confronti delle sue scelte politiche. Ha ottenuto invece la promessa di espatriare: piuttosto che rivederlo al governo, lei preferisce andare all'estero, dove i soldi di lui possono garantirle qualche secolo di vita senza pensieri. A me spiacerebbe molto, e non perché provi una particolare simpatia nei confronti di Pascale e consorte. Faccio un rapido conto e penso a cosa significherebbe il loro addio per l'esercito di lavoratori che una simile coppia, con un potere di spesa mensile vicino ai centomila euro e impegnata solo a godersi la bella vita, mantiene: camerieri, cuochi, estetiste, sarti, autisti, colf, arredatori, piloti di barche, personal trainer... Ognuno con le rispettive famiglie. Ecco, vorrei che questa corte di servitori felici e remunerati fosse italiana, anziché spagnola o californiana. È possibile sperare che la gratitudine che manca per Berlusconi ci sia almeno nei confronti di questo Paese?
Fausto Carioti

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