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L'aria che tira, Ghisleri: "Possono avere delle chance", cosa cambia con Calenda

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Alessandra Ghisleri dice la sua in vista delle elezioni del 25 settembre. Ospite di Francesco Magnani a L'Aria Che Tira, la sondaggista commenta il patto sulla bocca di tutti: quello tra Enrico Letta e Carlo Calenda. Nonostante le polemiche, la Ghisleri nella puntata di mercoledì 3 agosto ricorda che "la nostra è una legge elettorale che spinge alle alleanze per poter essere competitivi" e che "la traduzione dei voti proporzionali in seggi non è così scontata".

 

 

In Italia infatti abbiamo un numero preciso di seggi uninominali, 147 alla Camera e 47 al Senato, mentre i rimanenti sono proporzionali. Questo - prosegue la Ghisleri su La7 - "non significa che la divisione proporzionale dei seggi rispecchia la percentuale proporzionale delle intenzione di voto". E la battaglia a detta della direttrice di Euromedia Research si basa proprio su questo: "Se non ci fosse stata questa battaglia, probabilmente Calenda avrebbe esaltato la sua posizione centrale guardando al suo bacino di affluenza, ma non sarebbe stato competitivo in alcun collegio uninominale". Ecco allora che così "la coalizione può avere delle chance nei collegi uninominali". 

 

 

Tornando a parlare della legge elettorale, il Rosatellum, la sondaggista ricorda che nel 2018 il Movimento 5 Stelle da solo ottenne più del 30 per cento. Oggi però la situazione è molto diversa: "Il 10 per cento della somma che manca delle due coalizione, ossia centrodestra e centrosinistra, è dato proprio dai Cinque Stelle". Risultato? "Se si vuole essere competitivi bisogna anche rischiare le grandi ammucchiate. In questo il centrodestra è avvantaggiato perché è sempre stato unito, i giochi sono ancora da fare visto che decisivi sono gli ultimi 15/20 giorni".

 

 

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