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Putin, l'attivista Julija Galjamina: "La sua fine è vicina"

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"Vladimir Putin è appeso a un filo". A dirlo è Julija Galjamina, ex deputata di Mosca sostituita dopo la condanna per la "violazione delle regole per lo svolgimento di una manifestazione". Per lei, visti gli ultimi risvolti in Ucraina, "la fine del presidente russo è vicina". Tra le motivazioni quella di non avere partner internazionali e, allo stesso tempo, vantare "un esercito allo sfascio" e risorse "che stanno per finire". Intervistata da Repubblica, l'attivista si dice convinta che "non ci sarà nessuna rivoluzione, sia chiaro, ma se mai Putin si trovasse ad affrontare un tentato colpo di Stato, difficilmente la popolazione scenderà in piazza per sostenerlo". 

 

 

La Galjamina non nega che parte della responsabilità è da imputare all'Occidente: "Oramai - prosegue -non si può fare più nulla per tornare indietro. Si sarebbe dovuto intervenire anni fa, ma lo stesso Occidente non capiva. Nel 2012 a Bruxelles incontrai eurodeputati che difendevano le autorità russe anche dopo l'aggressione in Georgia del 2008. Si sarebbero dovute adottare sanzioni, ma non fu fatto nulla". Finita qui? Neanche per sogno. A chi accusa i russi di avere una "colpa collettiva", l'attivista si scalda: "Riparliamone quando i Paesi Ue rinunceranno completamente al gas russo e manderanno in galera i corrotti al soldo delle autorità russe. Filosofi lo hanno spiegato meglio di me. La colpa di un'azione è di chi la fa. I russi sono ostaggio del regime".

 

 

Proprio le sue posizioni, oltre a farle perdere la poltrona da deputata, l'hanno messa fuori dalla porta della Scuola superiore di economia dove insegnava. Eppure, a differenza di tanti colleghi, la Galjamina non ha lasciato il Paese. A spiegare la sua scelta è lei stessa: "Non si può fare politica dall'esilio. Un politico deve restare nel proprio Paese. Chi va all'estero perde i legami con la gente. Il carcere naturalmente è una variabile a cui bisogna essere pronti. Ma succedono cose ben peggiori che valgono la perdita della propria libertà personale". 

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