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Otto e Mezzo, Giuli infilza Lilli Gruber: "Per evitare che riempiano Meloni di botte"

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Bastano pochi minuti ad Alessandro Giuli per smontare le tesi di Marco Travaglio e Massimo Giannini. Ospite di Otto e Mezzo nella puntata di lunedì 26 settembre su La7, la firma di Libero esordisce: "Io sono uno consigliere, vado in tv e scrivo quello che secondo me non bisognerebbe fare". Il riferimento è alla battuta di Lilli Gruber che definisce il suo ospite "il consigliere della Meloni".

 

 

E ancora, Giuli replica anche al direttore del Fatto Quotidiano: "Il suo ragionamento può essere ribaltato: ieri tutti hanno perso voti tranne la Meloni che è l'unica a non aver governato". Come ricorda il giornalista, "gli stessi grillini, che hanno governato con tutti tranne che con noi in studio, hanno perso voti". E ancora, in riferimento alle accuse di ammiccamenti al neofascismo da parte di Giorgia Meloni: "Non è vero, lei era una pischella quando si trattava di fare la ragazza del Fronte della Gioventù e poi è cresciuta, giurando sulla Costituzione". Insomma, "la storia è sempre contemporanea per tutti". 

 

 

Ma la conduttrice non ci sta: "Ora però deve fare qualcosa". Una battuta alla quale segue la stoccata di Giuli: "Anche io voglio di più da Giorgia, lo farà. Ci deve essere un riconoscimento del perimetro costituzionale". Infine il giornalista tira di nuovo in ballo i due interlocutori: "Il 25 aprile aspettiamo la Meloni scortata da Giannini e Travaglio per evitare che i monopolisti la riempiano di botte". 

 

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