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Antonio Scurati, Alessandro Sallusti: "Mi sono informato su di lui. Cosa ho scoperto..."

Alessandro Sallusti
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Ormai è uno stillicidio di rosiconi e insultatori seriali. Contro la vittoria del Centrodestra non bastavano le esternazioni stizzite di Chiara Ferragni, di Damiano dei Maneskin, di Renato Zero e Oliviero Toscani.

A suonare la grancassa c'è anche Antonio Scurati, noto professore, oddio più che come professore noto per aver dato alla luce una fortunata trilogia su Benito Mussolini: M. Il figlio del secolo, M. uomo della provvidenza, e infine il recente M. gli ultimi giorni dell'Europa, da cui l'appellativo, che certo si presta a qualche equivoco, di "uomo di M.". 

 

Ieri, in una intervista rilasciata a un importante sito francese, Scurati ha definito Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia «gli eredi di Mussolini» e in quanto tali pericolosi per l'Italia, l'Europa e penso l'umanità intera.

Questo "uomo di M." aveva già detto parole simili in una trasmissione da Lilli Gruber, cui ero presente. Gli avevo ribattuto che mi sembrava una dichiarazione eccessiva e poco documentata, lui mi aveva zittito con arroganza tipo «lei non sa chi sono io, studi e si informi». Mi sono informato, non sulla Meloni ma sudi lui. E ho scoperto, o meglio mi sono ricordato, che all'uscita del suo primo libro, M, Il figlio del secolo, un vero professore, Ernesto Galli Della Loggia, lo aveva preso in castagna- ma i francesi questo non lo sanno - sui non pochi svarioni contenuti nella sua opera. 

 

L'uomo di M. si era così difeso: «L'epoca attuale necessita di una cooperazione tra il rigore della scienza storica e l'arte del racconto romanzesco». Eccolo qua, l'uomo di M. che mischia storia a romanzo, perché così funziona, così vuole il grande pubblico, così si vendono tanti libri, solo così, se romanzi un po' la verità, ti chiama un giornale francese per intervistarti. Beh, così però vale tutto, anche sputtanare un Paese all'estero e far passare chiunque e senza prove per erede del Duce, per servi stupidi e ignoranti i milioni di italiani che hanno esercitato il diritto di voto e che presumendo di essere in una democrazia sperano di vederlo rispettato e applicato. Niente, l'uomo di M. è uomo di M. fino in fondo, e più fa l'uomo di M. più fa ascolti. Ma sì, abituiamoci perché ci aspettano giorni, mesi, spero anni così, di verità romanzate e insulti gratuiti. Ma niente paura, per dirla con una battuta del grande e rimpianto Marcello Marchesi: coraggio, sursum m (non nel senso di Mussolini).

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