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Morgan fa godere la Meloni: "Una putt*** pazzesca, ecco perché ha vinto"

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"Ho chiamato Giorgia Meloni per farle i complimenti e le ho consigliato di mettere Vittorio Sgarbi come ministro della Cultura, sarebbe una delle poche volte che si sceglie una persona che ha una competenza specifica in questo ambito''. A commentare la vittoria di Fratelli d'Italia, all'indomani delle elezioni del 25 settembre, c'è anche Marco Castoldi, in arte Morgan, in una dichiarazione all'Adnkronos. "La Meloni - sostiene il cantautore - ha una grandissima esperienza politica, è stata sempre vicina alla gente. È una donna che ha il senso della società ed è interessata ai bisogni delle persone. Non ha bisogno di andare a comprarsi gli slogan come fanno i politici che vivono fuori dal mondo".

 

 

"Se vuoi fare politica - prosegue Morgan - devi saper interpretare i bisogni della gente e la Meloni lo ha fatto." E sulla sua posizione politica precisa: "In passato ho votato la sinistra, io ho un pensiero libertario perciò il mio voto lo do a chi ritengo possa rappresentarmi in quel momento''. Il cantante preferisce non dire chi ha votato: ''Il voto è segreto e quindi sarebbe stupido dire per chi ho votato. In passato quando c'era Bertinotti, votavo la sinistra, mi piaceva anche Achille Occhetto ma era un'altra sinistra''.

 

 

 

Conclude infine con una critica - per niente velata - rivolta a tutti quelli che sostengono che la vittoria della Meloni comporti il rischio di una deriva estremista. Morgan non le manda a dire a nessuno. ''Ma quale deriva estremista? L'alternanza politica è un segno di democrazia. La Meloni è l'unica che è stata in grado di fare opposizione in questi anni. Basta con questo spauracchio della deriva fascista, è una 'putt***' pazzesca!" Parlano di fascismo - aggiunge senza troppi fronzoli - perché evidentemente non hanno altri argomenti i mie colleghi, i cantanti che continuano gridare 'fascismo, fascismo' sono soltanto degli individualisti che pensano solo al loro conto in banca, non gliene frega niente della società. Il fascismo non esiste più così come non c'è più il Partito Comunista. Come disse Giorgio Gaber: 'Fascismo e comunismo sono vecchi soprannomi per anziani'".

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