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DiMartedì, Alessandro Giuli annichilisce Varoufakis: "Con le ossa rotte"

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"Giorgia Meloni rappresenta la destra, non il fascismo. Una destra con venature sociali, che ha origini anche anti-sistemiche. Tutto si può dire però tranne che fosse fascismo quello che abbiamo visto in Italia". In studio da Giovanni Floris a DiMartedì, su La7, Alessandro Giuli riflette sulla leader di Fratelli d'Italia e Gianis Varoufakis, economista greco celebre ministro dell'Economia nel governo Tsipras nel periodo drammatico della Troika ad Atene, perde il controllo: "Ma da giovane era sostenitrice di Benito Mussolini, ma di che parla?", accusa il portabandiera della sinistra anti-euro di mezza Europa.

 

 

 

Giuli, che la Meloni la conosce bene, ribatte con calma: "Era una ragazzina, non era una grande sostenitrice di Mussolini, ripeteva parole d'ordine che ha ampiamente smentito". "Ma avete visto le immagini di Vox? Sono fascisti - rincara Varoufakis -, ha rifiutato la austerity come Mussolini negli Anni Venti. La vostra migliore speranza è che si riveli non una Mussolini, ma una Trump".  



"Ma di che parla?". Rissa Giuli-Varoufakis a DiMartedì, guarda il video

 

"Innanzitutto il Movimento sociale non era un partito fascista, era già costituzionalizzato e viveva nella democrazia dell'alternanza. Con queste accuse la sinistra ha perso la campagna elettorale. Mi spiace Varoufakis, io le potrei dare lezioni sul Movimento sociale. Se vuole facciamo un seminario ma ne esce con le ossa rotte, intellettualmente a pezzi. E' un partito che nasce con l'idea di non rinnegare e non restaurare, è arrivato a Fiuggi e ha fatto un lavacro forse frettoloso, ma lo ha fatto. Ha scelto la Costituzione italiana e in tutto questo si innesta il percorso della Meloni". 

 

 

 

 

Finale al calor bianco, con Varoufakis che prova Giuli: "Escono i fantasmi del passato e lei qui li rappresenta". Risposta tranchant: "Io sono in carne e ossa e con un sorriso, voglio che la democrazia si ritrovi e finché voi continuerete ad accusare le destre costituzionali di fascismo terrete lontane il potere e il consenso. Voi perderete il potere e loro prenderanno il consenso".

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