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Massimo Cacciari avverte il governo: "Drammatico, cosa dicono gli indici"

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Massimo Cacciari pessimista. Neppure la compattezza dimostrata alle consultazioni riesce a convincere il filosofo sulla tenuta del centrodestra. Intervenendo al Convegno di Meritocrazia Italia, a Roma, Cacciari precisa che "l'Italia è un paese in cui le possibilità di governo efficace dovrebbero essere affrontate ma stanno ai minimi termini perché la coalizione che ha vinto le elezioni non è una vera coalizione". Nel mirino le contraddizioni che secondo l'ex sindaco di Venezia convivono "al suo interno" e "ogni giorno sono più evidenti". Guardando all'opposizione le cose non vanno meglio: "È molto difficile che le forze di opposizione riusciranno a trovare una intesa perché loro popolazione elettorale è difforme".

 

 

Il successo del centrodestra è stato determinato dal fatto che "molti settori dell'opinione pubblica e soprattutto dei ceti meno protetti da venti anni, elezione dopo elezione, si rivolgono all'offerta politica che ritengono nuova. Stavolta è la volta di Meloni come prima di Renzi e dei 5s. Il voto di Meloni si spiega così. Soprattutto al nord".

 

 

Il tutto è da imputare all'incapacità politica. Nessun partito è, o è stato, in grado di "mettere in cantiere riforme sul fronte pensioni, pubblica amministrazione, giustizia. Questa è la più grossa responsabilità. Ogni volontà imprenditoriale soffre di questi vincoli. Persone dotate di intelletto a destra e sinistra avevano affrontato la questione e detto di metter su una costituente". Da qui l'amara riflessione: "Tutti gli indici parlano di drammatica decadenza. Bisogna fare un discorso di verità - conclude - chiamando tutti alle proprie responsabilità. Sono anni che andiamo avanti a far debiti. Ma per quanto?". 

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