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Daniela Santanchè? "Da giorni si dice che...": veleno puro sulla pitonessa

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Eccola, Daniela Santanchè ministro. Per la precisione, ministro del Turismo nel governo di Giorgia Meloni. Insomma, la pitonessa di Fratelli d'Italia scala e conquista un dicastero. Ma, va da sé, contro di lei - personaggio da sempre divisivo, una che dice sempre quel che pensa - si scatena il fuoco dei rosiconi. Un copione ormai stinto.

 

Nel dettaglio, la Santanché finisce nel mirino dei social. La sua "colpa"? Essere proprietaria, insieme a Flavio Briatore, del celeberrimo Twiga, lo stabilimento super-glamour-vip-chic in Versilia, a Marina Di Pietrasanta, che incassa qualcosa tipo 4 milioni di euro all'anno. Proprio per il Twiga, inoltre, viene accusata di conflitto di interessi, tanto che il governo starebbe pensando di "spacchettare" le deleghe sulle concessioni demaniali degli stabilimenti per affidarle, in ipotesi, al ministero del Mare.

 

E tra i rosiconi, ecco scatenarsi quelli del Fatto Quotidiano, d'altronde Marco Travaglio è il principe, dei rosiconi. In un articolo pubblicato sulla versione online del Fatto, ecco che viene ribattezzata "la regina del Twiga". Dunque, già nell'attacco, trova spazio quella che viene definita "una battuta che serpeggia da giorni tra i lavoratori" del comparto del Turismo. Dunque eccola, la battuta: "Con lei il turismo finirà spiaggiato". Grasse risate.

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