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Marco Travaglio-choc contro Carlo Nordio: "Casomai qualche mafioso..."

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Marco Travaglio non perde tempo: ha già scelto il suo nemico numero uno, Carlo Nordio. Il Guardasigilli è finito nel mirino del direttore del Fatto Quitidiano per il suo piano di riforma della Giustizia. E di fatto in questo modo si è messo al centro dell'odio travaglino. Nordio ha già deciso di mettere mano all'uso sconsiderato delle intercettazioni e ha in mente di cambiare radicalmente l'assetto della Giustizia del nostro Paese.

 

 

Ma non ditelo a Travglio che sul Fatto di oggi gli dedica una valanga d'odio senza precedenti: "La serie "Le tragicomiche avventure del dottor Nordio" prosegue al ritmo di un episodio al giorno. Ieri, nel quotidiano monologo su La7, il garrulo Guardagingilli ha rivelato che le intercettazioni sono inutili perché "i mafiosi non parlano al telefono": gliel'han detto loro in una telefonata", è l'esordio di Travaglio.

 

 

Poi l'affondo pesante sul Guardasigilli: "Il fatto che, per chi parla solo dal vivo, esistano le intercettazioni ambientali (cimici o trojan), lui non è tenuto a saperlo: è solo un ex pm che fa il ministro della Giustizia. Però ha sentito dire che "il trojan è un'arma incivile e va tolta", casomai qualche mafioso non parlasse al telefono", ha affermato Travaglio. Parole pesantissime che sono un vero e proprio attacco al Guardasigilli. E per portare acqua al mulino delle intercettazioni da spiattellare sul Fatto, Travaglio ripesca il caso dell'ex ministro Federica Guidi, che come lui stesso dice non venne mai indagata ma fu costretta a dimettersi per alcune telefonate con il suo compagno in cui avrebbe respinto pressioni da parte delle lobby petrolifere. Infine il fango finale su Nordio: "Le intercettazioni hanno questo di brutto: registrano esattamente quello che uno fa e dice. E, se commette reati o altre indecenze, si viene a sapere. Nordio però non c'è bisogno di intercettarlo: basta microfonarlo". 
 

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