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PiazzaPulita, Formigli senza vergogna: cosa manda in onda (contro FdI)

Francesco Storace
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Speriamo che stavolta Formigli non si offenda. L’ultima volta che ho scritto di lui mi ha seppellito lo smartphone con una marea di messaggi. Pensa solo lui di fare il giornalista, il resto del mondo è al servizio di chissà chi. Eppure bisogna saper ragionare, anche accettando qualche critica. Perché se il giovedì sera evitasse di esibire una faccia tosta clamorosa, Corrado Formigli la farebbe franca. E invece no. Toppa e ritenta. È ossessionato da Carlo Fidanza, eurodeputato di Fdi a cui toccano in sorte indagini e archiviazione e basterebbe frequentarlo un po’ per capire di che persona perbene parliamo- a cui ogni settimana deve dedicare un pezzo della sua trasmissione. Ha trovato in lui il nemico che gli mancava e tenta di randellarlo, ma senza successo oggettivamente.


IL COMPAGNO C
L’altra sera il compagno Corrado è tornato persino su quella fantomatica lobby nera che esiste(va) solo nella sua testa e in quella dei fantastici costruttori di storie farlocche di Fanpage. Ma Piazzapulita non è la Cassazione televisiva e Corrado Formigli non è neppure nuovo membro del Csm. Se un’inchiesta è archiviata dopo averla tanto strombazzata, magari si chiede scusa e si fa più attenzione la volta successiva. Perché a nessuno può essere consentito di rovinare la vita delle persone. Invece no, lui insiste. Neppure la musata presa con la decisione dei pm di Milano favorevole a Fidanza ha sortito un effetto, si preferisce la disinformazione un tanto al chilo, l'importante è offrire la testa di un parlamentare ai social. In quel mondo virtuale, un po’ meno negli ascolti, Piazzapulita sguazza perché a parlar male di qualcuno- specie se politico e specie se di destra - si fa sempre una provvista di like utili alla bisogna.


INNO RUSSO E LANDINI
Ovviamente si guardano bene dall’andare dalle parti di Bologna a chiedere in casa Cgil come può capitare che “a loro insaputa” si mandi in onda l’inno dell’Urss per salutare l’elezione del nuovo segretario locale e alla presenza del capo supremo compagno Landini. Una bella intervista al leader della Cgil ci sarebbe stata bene. No, lì se ne frega, pardon, non gli interessa andare a investigare. Del resto, perché disturbare una sinistra che già dorme di suo... E così si riesce a trasformare in un elemento da riprovare con sdegno antifascista, con boccuccia rossa indignata e con sguardo addolorato persino un banco alimentare promosso da Lealtà ed Azione a Milano. Vogliono che la Procura indaghi anche sulla qualità del pane? Era nero?
Quei cattivi ragazzi di destra non possono fare anche loro una buona azione ogni tanto? È così grave? Ah già, c’erano anche i “santini” elettorali di un candidato. È reato aiutare le famiglie che stanno malmesse?


Ma non finisce qui. Siccome ormai è andata e la lobby nera non esisteva e non c’era alcun reato, riecco le telecamere di Piazzapulita all’inseguimento di Carlo Fidanza al Parlamento europeo. Si scatenano a caccia della corruzione ma sbagliano stanza, bastava bussare a quelle dei socialisti di Strasburgo alle prese col Qatargate. Là è roba seria, gente che sta in carcere e chissà quanti altri ci finiranno. No, vanno a caccia di Fidanza perché chiamano corruzione l’assunzione di un ragazzo a mille euro al mese e le dimissioni del padre da consigliere comunale a Brescia. Tutto è scandalo quando tutto è fuffa.


PANZERI E SOUMAHORO
Dice, “la magistratura indaga”, il che è anche abbastanza ovvio in questo Paese quando i protagonisti sono di destra. Magari starci attenti a come finisce sarebbe meglio. Eppure non ci sono le valigie con centinaia di migliaia di euro di Panzeri, non ci sono le cooperative strafinanziate con fondi pubblici del clan di Soumahoro. No, bisogna inseguire Fidanza, il quale – con enorme pazienza, va detto – risponde. Interrogatorio mobile, potremmo chiosare. Sì, Formigli, sarà pure giornalismo, ma non sarà nemmeno casuale che Del Debbio vinca sempre alla stessa ora negli ascolti del giovedì sera. E che sia il popolo a votare a destra, facendo davvero Piazzapulita. Della sinistra e dei suoi malandati sostenitori. 

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