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Non è l'Arena, Giletti e i sospetti su Sanremo: "Sentite Bruno Vespa"

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L'affaire-Zelensky a Sanremo fa sospettare anche Massimo Giletti. Il conduttore di Non è l'Arena, nella puntata di domenica 12 febbraio su La7, torna sulla polemica che ha portato la Rai a fare un piccolo dietrofront: niente videomessaggio del presidente ucraino, ma una lettera letta dal conduttore Amadeus. Quanto basta a far pensare che ci sia sotto qualcosa. "Di me si dice solo che io cerco complotti, ma questa cosa effettivamente è strana", mette le mani avanti il giornalista.

 

 

"Ricordate come era stato annunciato il viaggio di Vespa? L'operazione di Vespa? E poi alla fine è successa poca roba". Per Giletti, dunque, "è stata fatta un'operazione in stile democristiano, visto che nessuno ama la guerra, quindi lasciamola stare". Incalzato su di chi sia la manina, il conduttore non esita a dire: "Evidentemente qualcuno che sta ai piani alti della politica. È una decisione politica, dovreste sentire Bruno Vespa che aveva organizzato questo accordo sotterraneo con Amadeus". 

 

 

A far insospettire ancora di più la decisione di mandare a tarda notte il messaggio del presidente ucraino. Nella missiva Zelensky ha ribadito che l'Ucraina riuscirà a prevalere nel conflitto scatenato dalla Russia. Grazie anche al contributo del popolo italiano e dei suoi leader. La lettera è stata tradotta dall'ambasciata ucraina in Italia e letta da Amadeus dopo l'esibizione dei 28 artisti in gara e la "seconda uscita" dei primi cinque classificati. I vincitori hanno anche ricevuto un invito a Kiev dal presidente dell'Ucraina, in occasione del Giorno della Vittoria.

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