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Feltri contro Schlein e Bonaccini: "Uno strazio, perderete da qui all'eternità"

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Da qualche giorno in qua giornali e tivù si occupano appassionatamente del duello elettorale interno al Pd tra Stefano Bonaccini e Elly Schlein per la conquista della segreteria dei democratici, che in realtà sono ex comunisti come ha confessato il presidente della regione Emilia. I due contendenti sono in realtà la copia l’uno dell’altra per cui i compagni qualsiasi scelta facciano non faranno di certo il salto nel buio, ma nel solito pentolone ideologico della sinistra più spinta. Intendiamoci, noi non facciamo il tifo per l’uno o per l’altra, entrambi ci stanno un po’ sul gozzo. Il candidato maschio sostiene che l’Ucraina va aiutata a resistere, opinione diffusa dalle Alpi alla Sicilia. La candidata ribadisce il concetto. Anche sulla lotta alla povertà la coppia la pensa allo stesso modo, come se fosse facile trasformare un indigente in abbiente, una ambizione esagerata, identica a quella secondo la quale bisogna che i ricchi siano meno ricchi, i cui soldi in eccedenza andrebbero distribuiti a chi è in bolletta.  Tutti e due gli aspiranti leader dei progressisti naturalmente sono favorevoli alla lotta al surriscaldamento del pianeta, tuttavia non affermano come si potrebbe ottenere un abbassamento di temperatura, ignorando che a questo di solito provvede l’inverno, incluso quello in corso o, sicuramente, quello del prossimo anno.

 

Ma l’aspetto più assurdo e divertente di entrambi i programmi dei contendenti è l’idea dell’uguaglianza. Tutti gli esseri viventi valgono uno. E questa è la balla più grossa, una pretesa fuori da ogni logica politica. Infatti sulla terra vivono 8 miliardi di persone e non ce ne sono due che si assomiglino nel corpo e nella mente. Ogni individuo è un piccolo mondo a sé stante. Io ho avuto cinque figli, uno diverso profondamente dall’altro, perfino le gemelle. Quindi pensare di poter ottenere l’uguaglianza tra tutti gli abitanti della terra, o anche solo dell’Italia, è una aspirazione velleitaria. L’unicità degli esseri viventi, inclusi gli animali, è fuori discussione. Si può parificare la scuola, non gli alunni. Un partito che poi ha sposato il politicamente corretto, cioè dichiarato guerra al vocabolario, guarda al passato e trascura il presente, non è attrezzato ad andare avanti. Perciò non è importante che vinca Bonaccini o la sua rivale, comunque il Pd perderà da qui all’eternità, perché non è un partito ma un rigattiere.

 

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