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L'aria che tira, raggelante figura di palta dell'ecoteppista: "Non cresce più..."

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"Non cresce più cibo". Tutto vero. Inizia così la difesa di Bjork Ruggeri di Ultima generazione, gruppo oggi a processo per aver imbrattato il Senato. In collegamento con Myrta Merlino sui L'Aria Che Tira, la giovane giustifica i colleghi e il loro gesto. "Io - spiega nella puntata di venerdì 12 maggio su La7 - ero lì fisicamente ma non ho imbrattato il Senato, per questo non mi hanno arrestata per direttissima ma ho passato 12 ore in Questura. La facciata del Senato non è stata danneggiata e il giorno dopo era pulita".

 

 

Per questo Bjork tiene a ribadire che "il vero danno non lo facciamo noi, ma i veri danni causati alla popolazione e al patrimonio artistico sono per mano dei vari governi e della crisi climatica. È assurdo che il Senato spesso si costituisce parte civile contro quei cittadini che invece dovrebbe rappresentare". La riprova? A suo dire il governo investe nei combustibili fossili, su cui le persone chiedono di "smettere di investire nella loro morte". Come? "Utilizzando i soldi delle tasse degli italiani". 

 

 

Da qui la sparata: "Non possono non essere d'accordo, perché il cibo non sta più crescendo, non c'è più acqua". Come se il cibo crescesse. Poi altra pennellata: "I conflitti aumenteranno". A quel punto è Alessandro Sallusti a riportare l'attivista alla realtà: "Una protesta deve avere uno scopo. Quello di salvare il mondo è un bellissimo scopo ed è lo scopo di tutti, ma mi chiedo quale sia il senso della protesta". A maggior ragione se si considera che "da anni i governi occidentali si impegnano per inquinare di meno il mondo. È una follia, manca un obiettivo". Secondo il direttore di Libero, infatti, il vero problema sono Cina e India: "Non è che la loro aria rimane lì. I paesi del terzo mondo su questo sono indietro anni luce". 

 

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