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Repubblica punta sul Mago Otelma: imbarazzo anti-Meloni, a cosa si aggrappa

Francesco Specchia
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Dopo Zagrebelsky, Saviano e Diamanti, eccoti l’Otelma. Repubblica.it che, nell’attacco alla Meloni, si aggrappa all’aruspicio di Marco Bellelli alias il Mago Otelma sfruculiante nelle viscere della politica, è soltanto durato il lampo d’un titolo. Putroppo. Fino alle 18 di ieri, il quotidiano strombazzava in homepage le previsioni del Divino sulla fine di Giorgia se «slegata da Salvini, se si rompesse l’alleanza sarebbe un disastro», e con «Forza Italia che imploderà, con tanti pezzettini dappertutto quando Berlusconi».

 

 

Dopodichè, accorgendosi probabilmente che tali previsioni potevano essere tranquillamente accrocchiate anche un usciere, da un pastore sardo o da un meccanico frigorista; e accortosi che per il Divino Otelma che parla al plurale in fondo «la Meloni ci è molto simpatica»; be’, ecco, dopo tutto ciò, che il titolo di Repubblica, dalle 19, cambiava. E -al posto del vaticinio sul futuro del centrodestra- si evocava un’innocua memoria otelmiana intorno alle predizioni fatte, secoli or sono, a Julio Inglesias, Gino Bramieri, Philippe Leroy e Alberto Lionello.

 

 

Certo, si richiamavano i riti propiziatori del nostro veggente intorno alla vittoria dell’Ulivo («nel corso di un rito magico con Prodi, Bertinotti, Veltroni» ); e del fallimento del «Duce Puffo» ossia Renzi. Ma tutto questo si diluiva nel surrealismo del mago. Se il nostro scoppiettante quotidiano Dem avesse continuato ad aggrapparsi al Divino; be’, forse lì, per magia, ci avremmo aperto il nostro, di quotidiano... 

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