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Paolo Del Debbio in lacrime: "Perché onoriamo il nostro fondatore"

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"Questa è una puntata speciale che francamente desta emozione, ne dedicheremo una parte al nostro fondatore": così Paolo Del Debbio ha dato il via alla puntata di Dritto e Rovescio andata in onda ieri sera su Rete 4. Poi, rivolgendosi direttamente all'ex premier, venuto a mancare lo scorso lunedì, ha detto: "Caro presidente Berlusconi, caro Dottore come io l'ho sempre chiamata, siccome non so come funzionano le cose nell'aldilà, io mi sono premunito: mi sono abbottonato i bottoni della camicia, guardi come sono pettinato, ho la giacca allacciata, la barba non me la son tolta perché come le ho già detto una volta è una questione di famiglia. Mi sono acchitato come lei penso avrebbe voluto e in suo onore, una piccola cosa ma mi piaceva dirgliela".

 

 

 

Tornando a parlare con i telespettatori, poi, il conduttore ha spiegato: "Dedicheremo una parte a Silvio Berlusconi, poi faremo come ha detto Pier Silvio e ci occuperemo della vita della gente come ha sempre fatto Berlusconi. Una serata speciale, una puntata difficile, è morto chi ha fondato questa azienda, vogliamo rendere onore al nostro fondatore". Il giornalista si è voluto togliere anche qualche sassolino dalla scarpa: "Qualcuno ha parlato di trasmissioni dal tono sdolcinato, allora non avete capito nulla come al solito e non mi meraviglia la cosa. Non conoscete parole come affetto, riconoscenza, ammirazione, gratitudine, questi sono i sentimenti che noi di Mediaset sentiamo nei confronti del nostro fondatore".

 

 

 

"Avremo il diritto di onorarlo, noi di Mediaset, oppure dobbiamo venir dietro alla vostra vulgata volgare per cui non è giusto neanche questo neanche dopo la morte? - ha chiesto in modo retorico Del Debbio -. Vi dovreste vergognare perché molte, migliaia di famiglie, hanno vissuto, vivono e vivranno grazie a questo signore qui. E in Italia questo signore qui ha portato molta ricchezza, non solo alle famiglie, ma attraverso la pubblicità e tante altre cose, quindi noi onoriamo il nostro fondatore, punto e basta".

 

 

 

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