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Tridico, tasse e pensioni: "Perché i migranti sono un beneficio"

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Pasquale Tridico ribadisce la sua controversa idea, quella per cui i migranti devono essere integrati per sostenere il futuro previdenziale del Paese. Un'uscita, quella dell'ex presidente dell'Inps, che aveva già scatenato la polemica ma sui cui ancora oggi è irremovibile. E a In Onda, nella puntata di domenica 27 agosto su La7, ammette: "Serve garantire ampli flussi regolari per evitare che le persone disperate a fare percorsi che portano alla morte".

Per l'economista la soluzione c’è, perché "oggi gli immigrati nel nostro paese contribuiscono alle casse previdenziali per undici miliardi di euro all’anno e ottengono dalla previdenza in termini di disoccupazione, di malattia e di altre prestazioni soltanto 4 miliardi, quindi, non utilizzano il nostro welfare". Ma non solo, perché a suo dire "queste persone, tra l’altro, purtroppo non prenderanno nemmeno la pensione perché vengono da paesi come l'Africa con cui non abbiamo convenzioni bilaterali". Risultato? "Abbiamo soltanto un beneficio previdenziale e questo continua a essere ignorato. Ma è una risorsa che deve essere integrata".

 

 

Infine la stoccata al governo in fatto di reddito di cittadinanza. "Il ministro del lavoro ha preso coscienza del fatto che ci sono non occupabili che non sono necessariamente disabili, minori e anziani. Da Palazzo Chigi o addirittura chi considera che i poveri riescono addirittura a mangiare meglio dei ricchi, un atteggiamento classista, non basta dire occupabile per fargli trovare lavoro". 

 

 

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