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Paolo Crepet, la fucilata: "Nasciamo tutti razzisti"

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"Due italiani su tre hanno paura dello straniero". È questo il risultato di un sondaggio citato da Tiziana Panella durante la puntata di venerdì 29 settembre di Tagadà. Eppure per Paolo Crepet non ci si deve stupire. Lo psichiatra e sociologo spiega che si tratta di "una paura che c'è da un po' di tempo. Il mio amico Oliviero Toscani diceva che nasciamo tutti razzisti, ma bisogna dire ogni tanto agli italiani che la stragrande maggioranza di chi arriva non vuole rimanere nel nostro Paese".

La riprova? Una storia mandata in onda su La7, dove alcuni stranieri puntavano alla Francia, "loro non vogliono rimanere a Bordighera a fare qualcosa che non troveranno da fare". A confermarlo per Crepet "chi lavora nei luoghi di accoglienza" che "è da anni che ripete che la maggioranza dei ragazzi vuole andare nel Nord Europa perché c’è meno sfruttamento". Da qui la stoccata: "Noi non solo ne prendiamo pochi, ma siamo pure razzisti". 

 

 

Solo qualche giorno fa, sempre ospite di Panella, il sociologo puntava il dito contro le grandi potenze. A suo dire ci sono loro dietro i conflitti in Africa. "Ci sono guerre - ha messo nero su bianco - che tutti hanno interesse a fomentare, perché c'è il mercato delle armi, delle materie prime... Questo è il vero problema". Secondo Crepet "se ci fosse stata almeno una parte dell'Occidente capace di mettere risorse, fabbriche, agricoltura, possibilità in quei luoghi... Anche se battesse la scarpa al parlamento europeo come Kruscev fece all’Onu nessuno ascolterebbe Giorgia Meloni in Europa sulla questione migranti". Insomma, i tentativi italiani di farsi ascoltare in Europa sarebbero tutti in salita. 

 

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