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Otto e Mezzo, Italo Bocchino: "Spiegarlo come ai figli rabbiosi", parole pesantissime sulla guerra

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In attesa dell'offensiva di terra nella Striscia di Gaza, si fa il punto sulla guerra tra Hamas e Israele nello studio di Otto e Mezzo, il programma condotto da Lilli Gruber su La7, la puntata è quella di lunedì 23 ottobre.

Tra gli ospiti ecco Italo Bocchino, a cui Gruber chiede quale sia la posizione di Giorgia Meloni. E Bocchino risponde: "Meloni quando ha incontrato Netanyahu ha detto che Israele ha diritto a difendersi, ma una cosa è Hamas e una cosa è il popolo palestinese. La posizione del governo italiano è un po' quella degli Stati Uniti e dei paesi occidentali, distinguere tra i terroristi dalla popolazione civile. Hamas non ha fatto la stessa distinzione: ha voluto colpire in modo drammatico, cruento e spettacolare i civili, anche bimbi e donne anziane, deportandole. Lo ha fatto per dimostrare all'Occidente la sua crudeltà", rimarca.

 

Dunque, Bocchino aggiunge: "All'Occidente deve essere molto chiaro che Israele ha il diritto di esistere e che a nessuno può essere permesso il tentativo di annientamento di Israele. Dall'altro lato bisogna spiegare come ai figli adolescenti e rabbiosi che bisogna essere cauti nelle reazioni", aggiunge riferendosi ad Israele. A quel punto interviene Lucio Caracciolo, altro ospite di Otto e Mezzo: "Ma c'è un piccolo problema: se a Israele a Gaza va tutto liscio, i due milioni di palestinesi a Gaza che fine fanno? Resta il problema di una popolazione civile intrappolata in una soluzione disperata". "L'unica soluzione è far entrare in campo gli organismi internazionali", replica Bocchino. "Ma contano poco", conclude Caracciolo.

Otto e Mezzo, lo scambio Bocchino-Caracciolo: qui il video

 

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