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Bernardini De Pace allo scoperto: "Perché non difendo più Totti contro la Blasi"

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Sulla carta, Annamaria Bernardini De Pace era l'arma (legale) segreta in mano a Francesco Totti per vincere la guerra in tribunale con l'ex moglie Ilary Blasi. Tra figli, eredità, borse e Rolex, si preannunciava uno scontro titanico a suon di veleni ma la regina degli avvocati divorzisti ha gettato la spugna già nel novembre del 2022: non sarà lei a difendere gli interessi dell'ex capitano della Roma e ora spiega per la prima volta il motivo. 

"È andata così perché c'era troppa gente intorno, io sono una prepotente e volevo comandare", ha commentato con un pizzico di ironia al settimanale Sette. Intervistato da Walter Veltroni per il Corriere della Sera, proprio giovedì lo stesso Totti aveva regalato parole inaspettatamente concilianti per la Blasi: "Noi due abbiamo passato venti anni insieme, con tanti momenti molto belli. Ora vorrei solo che trovassimo un equilibrio tra noi capace di proteggere i ragazzi che sono la più grande ragione, per ambedue, di amore". Forse insomma, dopo la rabbia successiva alla separazione, i due ex coniugi avrebbero intenzione di siglare la pace.

 

La Bernardini De Pace da tempo sostiene che in questo tipo di cause, oggi, la vera parte debole è l'uomo: "Sono loro le vere vittime. Quando ho cominciato a occuparmi del diritto di famiglia, nel 1987, le donne erano la parte debole: venivano trattate a qualsiasi livello sociale come baby sitter di lusso. Anche l’assegno che veniva dato loro era ridicolo, così a fine anni Ottanta ho sviluppato il concetto di tenore di vita che purtroppo l’anno scorso la Cassazione ha eliminato. Ma le donne nel frattempo hanno raggiunto gli uomini come capacità economiche – continua – Quindi no ha senso che vengano gratificate di qualcosa che possono fare da sole. Ora devo proteggere la parte debole. In questo momento ho il 70% degli uomini come miei clienti perché voi non avete idea di cosa sono diventate le donne. Prepotenti, arroganti, furbe".

 

Il primo obiettivo della divorzista-vip è pensare a bambini e ragazzini: "Ai miei clienti dico: voi grandi mi pagate, ma io difendo i vostri figli, non voi. Ho mollato un sacco di clienti rinunciando al mandato perché non rispettavano i loro figli". Di lei, aveva dato un commento durissimo Gabriele Muccino: "L'ho conosciuta bene. L'ho avuta come controparte in un divorzio orribile che ha rovinato un figlio e seminato veleno per 5 anni. Veleno che è rimasto radioattivo con strascichi mai più sanati. Un divorzio cadenzato da illazioni pericolose puntualmente riprese da Chi, un divorzio portato avanti a forza di denunce penali totalmente pretestuose e inventate: 8 in tutto. tutte archiviate senza fatica. Erano fumo, erano latrare di cani, armi per spaventarmi, erano la tattica e la strategia che questa nota avvocatessa romana adotta schiacciando vite di persone che si sono amate come fossero noci. I figli? Traumatizzati a vita".

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